Lunedì, 7 settembre. L'argomento di cui voglio parlare è sempre relativo al Covid, riguardante però un paziente molto illustre: Silvio Berlusconi. Come sapete anche l'ex presidente del Consiglio, è stato contagiato dal virus. Ed è ricoverato al San Raffaele di Milano. Ovviamente, manifestare solidarietà è scontato. Ci mancherebbe altro. Questa è la piena dimostrazione, che il virus in questione può colpire chiunque. Ed esiste ancora, purtroppo. Tant'è vero che anche Alberto Zangrillo, medico personale di Berlusconi, si è dovuto in qualche modo ricredere su questo. Ed è sempre un bene quando c'è del buon senso. Magari lo mettessero in pratica tutti quanti. Quello che ho trovato abbastanza singolare ed anche un po' divertente dal mio punto di vista, è stata la richiesta da parte della figlia Marina per mezzo stampa di avere rispetto per la malattia del padre ed anche una certa discrezione. Ora, senza voler fare polemiche mi chiedo sommessamente: la malattia di Berlusconi è così diversa da quella che ha colpito tantissimi altri italiani, nel corso di questi lunghi mesi? E poi... con quale coraggio, si rivendica discrezione e privacy quando si parla di un personaggio pubblico, che dovrebbe essere abituato da tempo ad avere sempre i riflettori puntati addosso?
Tra l'altro Zangrillo nel corso della prima conferenza stampa, riguardante l'uscita del bollettino medico ha definito l'umore del suo assistito, nero. Con tutto il rispetto per il momento delicato che lui attraversa, sapete quante altre persone anche per via del loro futuro incerto soprattutto per quanto riguarda il lavoro (ma non solo) sono alle prese con il proprio umore nero?
La solidarietà umana per Berlusconi, c'è. Ma credo anche che non bisogna ingigantire troppo la sua situazione. Al momento, è semplicemente una persona malata, come tanti altri ce ne sono nel nostro paese. Questo è il mio personale pensiero.
Mentre Tutto Scorre... il modo migliore per avere rispetto delle numerose vittime e di chi ancora lotta contro il Covid (indipendentemente dal cognome che porta) è quello di continuare a seguire le norme anti contagio.
In sostanza, vogliamoci bene!
Claudio Rimoli
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