Era un uomo di immensa cultura, ma di altrettanto immensa cattiveria. Da giovane aveva sempre insidiato le ragazze degli altri perché diceva che chi arriva primo alloggia, ed aveva rischiato di non trovarne una per sé. Si dovette accontentare di una cosa indolente, pigra e sciatta, ma non poteva rimanere celibe. Uno della sua levatura culturale non si poteva permettere una tale iattura. Suo fratello gli disse di avere fatto un concorso per un posto fisso che rischiava di vincere. Il fratello era diplomato, lui laureato e fece anche lui quel concorso, rubando la possibilità al fratello. Aveva un’altissima concezione dei suoi figli e diceva peste e corna dei figli degli altri. Non pensava a certe strane amicizie di suo figlio! Credeva che non lo avrebbe tradito mai. Così quel giorno chiamò la polizia per denunciare che, in un certo posto, dei giovani si facevano le canne. La polizia arrivò e trovò suo figlio, anche lui intento a fumare: dettagli! La moglie era brutta e lui era sicuro che… Un giorno, tornando a casa, la trovò a letto e l’uomo non era lui.
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.