Ho una casa a San Pietro in Bevagna dal 1981 dove ci vengo ogni estate. Quando andavo ancora a scuola ci passavo tre mesi, poi con il lavoro solo ad agosto. Vivo a Bergamo, ho avuto il Covid ma ce l’ho fatta. Ho avuto due lutti in famiglia per questo motivo. Sono in cassa integrazione e quindi ho deciso di venire a San Pietro adesso, non prima di aver fatto test sierologico e tampone, negativi.
Erano quindi molti anni che non venivo a San Pietro in giugno, e sto notando cose che non mi piacciono. Per le stradine interne trovo tanti rifiuti e grossi elettrodomestici o mobili abbandonati lungo le strade. Ad esempio via dell’Amore, via Tamora, vedono diversi elettrodomestici abbandonati, mobilia, macerie. Non è bello. Anche lungo la litoranea si vedono materassi, reti, rifiuti ingombranti di ogni tipo. Cattive abitudini. Serve un intervento di pulizia, di sensibilizzazione, e perché no, anche qualche multa.
Dario Donnarumma
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4 commenti
Mimma
gio 18 giugno 2020 01:10 rispondi a MimmaCome dar torto, ahimè, al signor Dario! Storia vecchia questa del degrado nella nostra San Pietro in Bevagna! Che la Igeco abbia le sue pecche non lo so né tanto meno mi sento di giudicare ma una cosa è certa: quel degrado è, senza ombra di dubbio, il frutto dell' ignoranza e dell' inciviltà dei cittadini, è il frutto di cattive abitudini radicate e prolungate nel tempo! Sì è vero.. occorre un urgente progetto di RIEDUCAZIONE del cittadino al rispetto delle regole base!
betty
mer 17 giugno 2020 06:56 rispondi a bettyper le lamentele ritornarsene da dove si è venuti, grazie. Ne abbiamo abbastanza, se ne torni a Bergamo che lì è tutto più pulito e tutto funziona alla perfezione.
Angelo
mer 17 giugno 2020 07:03 rispondi a AngeloCioè fammi capire, invece di criticare chi insozza tutta la litoranea, critichiamo un signore che sta dicendo la verità? Ma come ragionate?
Enzo
mar 16 giugno 2020 08:28 rispondi a EnzoPurtroppo caro Dario, ciò che vedi è la pura verità. La colpa (diciamo) è dei cittadini che non hanno un senso di responsabilità e logica.Ma la (vera) colpa è delle (ultime, penultime, e perché no anche terzultime) amministrazioni comunali, che hanno gestito male i vari controlli sull’operato della ditta appaltatrice IGECO. Dico questo perché i servizi sono molto lenti. I cittadini per disfarsi di un frigo vecchio (chiamando il numero verde) deve attendere (attraverso appuntamento) più di una settimana (DICO UNA SETTIMANA non esagero) e, chiaramente per sbarazzarsi del rottame , lo abbandona ( cosa da NON fare) al primo terreno che trova. Conclusione: SECONDO ME, seguendo una logica, tutto questo “degrado “ è dovuto alla carenza di personale IGECO e controlli NON effettuati dei vigili .