Non arrendersi mai, l'insegnamento di Guglielmo | © n.c.Martedì, 2 giugno. In questa insolita giornata di festa, verrà dato l'ultimo saluto al padre di Serena Mollicone, Guglielmo. Venuto a mancare, domenica scorsa. La notizia della sua scomparsa mi ha provocato un grande dispiacere. Ha lottato per anni e anni, alla ricerca della verità sulla tragica fine della amata figlia.
Ho sempre ammirato la sua forza. Un uomo pacato e gentile, ma al tempo stesso con una determinazione unica. Che se ricordate, ha persino dovuto subire l'onta di essere lui il colpevole venendo prelevato di forza durante il funerale di Serena. Una volta appurata la sua innocenza, da quel momento in poi, non si è più fermato chiedendo giustizia, come è giusto che fosse. Ed era arrivato ormai ad un passo dal riuscire ad ottenerla, ma il destino ancora una volta ha deciso diversamente. E lui è volato in cielo, accanto alla sua Serena. Per come ho avuto modo di conoscerlo io (se così si può dire) attraverso le sue interviste e i suoi vari interventi nelle trasmissioni tv, Guglielmo Mollicone può essere definito un simbolo e un esempio da seguire per tutti coloro e sono tantissimi purtroppo che lottano andando quotidianamente alla ricerca di verità nascoste.
Ora, chi sarà chiamato a decidere avrà un duplice compito, dare giustizia non soltanto alla povera Serena. Ma anche al suo grande padre. Che si è battuto come un leone, fino a quando gli è stato possibile farlo. Mi auguro che adesso lui possa finalmente riposare in pace, quella pace che non ha più avuto da quel lontano 1° giugno del 2001. Quando la figlia Serena andò incontro alla sua tragica fine, in un luogo che dovrebbe essere il più sicuro in assoluto per qualsiasi cittadino, una caserma dei carabinieri.
Mentre Tutto Scorre... impariamo a non arrenderci mai, che è uno dei tanti insegnamenti dopo tutti questi lunghi anni, che ci lascia Guglielmo. Anche a noi, persone comuni.
Claudio Rimoli
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