Mercoledì, 24 Aprile 2024

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La mia storia di abusi e di silenzi

La mia storia di abusi e di silenzi La mia storia di abusi e di silenzi | © n.c.

Questa è la storia di Francesca, una donna che ha subito molestie. Molestie che hanno lasciato cicatrici ancora oggi aperte. Era un freddo inverno del 2006 a Perugia, un racconto che parla di pudore e paure.

Francesca ci racconta:

«Ed eccomi qui a raccontare un ricordo che ancora mi tormenta. Dal 2003 al 2014 ho vissuto a Perugia dove facevo parte di un coro. Adoro cantare perchè mi aiuta a dimenticare le cose brutte della vita e mi permette di scaricare tutte le tensioni. Nell'inverno del 2006, però, c'è stato un episodio che mi ha portato ad abbandonare tutto.

In quel periodo il direttore del coro (noi avevamo una direttrice che ci dirigeva quando facevamo i concerti senza l'orchestra, ed un direttore che ci seguiva quando al coro si univa l'orchestra, ed è di quest'ultimo che parlo), aveva invitato me ed altri dieci ragazzi (due erano del mio gruppo, gli altri facevano parte del conservatorio dove lui insegnava), ad una sagra a mangiare le castagne.

I miei erano un po' riluttanti a mandarmi (Dio se li avessi ascoltati avrei fatto molto meglio!!). Ci siamo divertiti per tutta la sera poi verso mezzanotte siamo tornati a casa. Visto che il direttore abitava vicino casa mia, si offrì volontario a riportarmi a casa. Io accettai prima di tutto perchè mi fidavo e poi perchè pensavo che un uomo di 50 anni e passa non mi avrebbe mai fatto nulla di male.

Dio sa se mi sbagliavo e di tanto anche! Sono salita in macchina e lui, accendendo l'aria calda mi disse che prima di partire voleva far riscaldare la macchina. Avrei dovuto insospettirmi? Non lo so, comunque non l'ho fatto (benedetta ingenuità che ti frega sempre sul più bello!).

Mentre aspettavamo che la macchina si riscaldasse, lui mi attiró a sè e provò a toccarmi il seno. Io, ovviamente, ho provato a dirgli di no e a staccarmi, ma più ci provavo più lui era insistente. Alla fine, finalmente, ha desistito e siamo partiti. Durante il tragitto abbiamo parlato un po' e poi mi sono accorta che lui decelerava ed iniziava ad andare a 10 all'ora. L'ho guardato con aria interrogativa e lui, mentre con una mano continuava a guidare ha portato l'altra tra le mie gambe. Io ero tesa, non sapevo cosa fare e più di una volta ho cercato di dirgli di no. Ad un tratto lui ha tolto la mano dalle mie gambe ed io ho pensato: "Finalmente ha capito che non ci sto!!" Invece mi ha preso la mano sinistra ed ha provato a ... Io ho ritirato la mano, non volevo. Dopo tre tentativi falliti l'ho sentito che riportava la sua mano tra le mie gambe e che cercava di toccarmi. Io non volevo e gli ho detto: "ma non è meglio che mette le mani sul volante che rischiamo di andare a sbattere?" Lui mi ha detto di stare tranquilla e di rilassarmi. Rilassarmi? Ma come potevo farlo? Non riuscivo a reagire e mentre lui mi molestava non sono stata capace di mandarlo al diavolo, non sono riuscita a staccarmi, a fuggire. Mi chiedo ancora oggi" perchè". Forse perchè avevo paura che mi avrebbe lasciata da sola per strada? Non lo so. Soprattutto mi chiedo: perchè in questi casi se si incontra una macchina della polizia è sempre vuota? Noi l'abbiamo incontrata lungo il cammino ma non c'era nessuno. Altra domanda che mi faccio: ho saputo che delle ragazze del conservatorio dove insegnava hanno fatto quello che non sono riuscita a fare io cioè lo hanno denunciato: perchè un porco così è ancora libero?

Domande che mi girano in testa senza posa ed a cui non riesco a dare una risposta. Dopo quello che era successo ho attraversato 4 anni di depressione in cui mi “regalavo” agli uomini ed in cui sono stata vicina al suicidio per due volte».

Francesca


S.S., l'uomo che è citato nel testo, nonostante le denunce non è stato arrestato. Non è facile purtroppo, ma quanto meno Francesca ha avuto il coraggio di mettere nero su bianco un suo vissuto e il suo triste e squallido accaduto. Che sia da esempio per tutte. Magari leggendo, la coscienza risalta e fa sì che possa emergere fuori un certo stile esaltando la nobiltà d'animo. L'uomo deve imparare a fare l'amore con una donna senza pretese alcune. Portate rispetto a chi sollecita i vostri desideri, magari portando rispetto, oltre al sesso ricaverete affetto e stima. Grazie Francesca e un abbraccio a tutte le donne che stanno combattendo le tue battaglie.

Caterina Sollazzo

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3 commenti

  • Cristina Donzelli
    dom 31 maggio 2020 12:05 rispondi a Cristina Donzelli

    Io dirò e ribadiro' sempre che la donna è sempre quella che deve sempre subire umiliazioni, angherie, insulti e annientamenti. In questo caso come nel link che ho letto Francesca è stata molestata dal direttore dell'oratorio nellaccompagnarla a casa dato che abitava vicino. Trovano sempre una scusa in in inmodo o nell'altro di approfittarne, anche Se a volte noi donne siamo un po' sprovveduti,perché non sappiamo a quello che andiamo incontro. Comunque la donna va amata, rispettata ed onorata in tutti i sensi per quello che essa è. Speriamo un domani di gridare al mondo che gli uomini sono dei buoni a nulla, capaci solo di dare ordini, pretendere e di essere ai loro servigi. Auguro a tutte le donne forza e coraggio per una vita migliore.

  • Francesca Salustri
    dom 31 maggio 2020 06:44 rispondi a Francesca Salustri

    Grazie.

    • Massimo Covino
      mer 3 giugno 2020 06:47 rispondi a Massimo Covino

      Ok sono daccordo con te belle parole, però anche l'uomo va trattato come una donna e un pilastro della famiglia non una banca o un portafoglio a fisarmonica. Unica cosa che dico siete protette dalle leggi che non possiamo svincolarci. Una domanda vi pongo vi siete mai chiesto perché l'uomo e arrivato a tutto questo? Chiedetevelo

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