Lui aveva avuto una disgrazia che lo aveva fatto rimanere zoppo, ma era più che deciso sfruttare questa cosa per cambiare in meglio la sua vita. Cominciò a fare da scendiletto ai politici, supplicandoli, minacciandoli e, talvolta, anche alzando loro le mani, finché gli proposero di accettare un posto di lavoro o la pensione di invalido civile: Quattro soldi per una vita? Pensavano forse che fosse scemo? Si pagò sei mesi di contributi presso una grossa azienda e il politico brigò per farlo entrare nei Lavoratori Socialmente Utili: era sistemato a vita. Adesso si dava arie da grande intellettuale quando sedeva ai tavolini del bar con la sigaretta in mano. Dava fastidio? Si allontanassero gli altri! In fondo era all’aperto, anche se nel recinto di un ospedale. Lui era invalido: aveva i suoi diritti! Litigò con un professore che sosteneva che la poesia “La Pioggia Nel Pineto” era di D’Annunzio, mentre lui sosteneva che era di Carducci, rimediando una figura di m… e non perdonò mai questa cosa al professore che sempre professore rimaneva, lui invece un asino.
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