Giovedì, 25 Aprile 2024

Mentre tutto scorre

Questa emergenza riguarda tutti

Questa emergenza riguarda tutti Questa emergenza riguarda tutti | © n.c.

Lunedì 16 Marzo. Comincia una nuova settimana, ma prosegue il racconto legato al Virus, anche perchè l'emergenza ancora non accenna ad arrestarsi, purtroppo. Come sempre, in questo weekend ho seguito tutte le notizie, ed in questo mio nuovo scritto voglio rivolgere un accorato appello. Per chi non avesse chiaro che il periodo che stiamo attraversando è tristemente drammatico, ma c'è qualcuno che se ne fotte (chiedo al Direttore di accettare qualche termine forte, perchè rende al meglio il concetto) mi sia concesso, perchè trasgredisce le regole. Mi domando e vi chiedo: Cosa non riuscite a comprendere del significato di una semplicissima frase? Come questa: Non bisogna uscire, dovete restare a casa. E' la lingua italiana, l'avete studiata? Capre, mi verrebbe da dire, imitando qualcuno. Dovete stare legati sulla sedia, tipo me, insomma. O sul divano, scegliete voi. Ma non potete fare altro, è chiaro? Cosa credete, che sia una situazione facile, anche per uno come me, abituato da sempre a seguire determinate regole?

Tutto questo, pesa molto anche a me. Ma se vogliamo che ci sia una fine o quantomeno un rallentamento della condizione attuale, occorre fare soltanto una cosa: Siate responsabili, è in gioco il futuro di tutti quanti noi. Se osserviamo questi comportamenti virtuosi, l'isolamento finirà presto. Facendo il contrario non sarà così facile uscirne, invece. Questa emergenza ci riguarda tutti, nessuno escluso. Non si può volere il male dell'intera collettività. Tutti si prodigano per offrire il loro piccolo contributo in questo difficile momento, non mandiamo tutto quanto all'aria soprattutto per coloro che danno al Paese Italia, un enorme contributo rispetto a noi. La vita è fatta di sacrifici, in questo caso siamo chiamati a farne qualcuno che sarà breve solo se ci comportiamo da esseri umani. La salute, è nelle nostre mani. Dipende da noi. Un po' di buonsenso e tutto passerà, mettetevelo nella zucca. In questo preciso frangente non possiamo minimamente permetterci il lusso di praticare quella brutta usanza che risponde al nome menefreghismo, siamo tutti coinvolti. Bisogna semplicemente capirlo, fino a quando si è in tempo per farlo. Voglio concludere, questo mio nuovo intervento scritto con le parole di un Mio Caro Amico, Daniele Colacicco e che prendo gentilmente in prestito per sua concessione.

Lui scrive questo: se alla fine di tutto questo gran casino non saremo riusciti a disseppellire qualsiasi ascia di guerra, vorrà dire che tutto sarà stato vano, che non avremo capito un cazzo. Spogli di tutto, stiamo mischiando le nostre fragilità con quelle degli altri. E non siamo mai stati così vicini, pur se lontani. Che si continui così, anche quando la normalità busserà forte e prepotente alle nostre porte. Ci siamo scoperti esseri umani, rimaniamoci. Distanti ma uniti, per riprenderci le nostre vite.

Claudio Rimoli

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