Quello era uno da castrare appena possibile per evitargli di fare danni, ma sui cani si poteva! Lui aveva due gambe e due braccia, ma non era un essere umano. Quando si rese conto di avere sbagliato il matrimonio cercò di attirare dalla sua parte quanti più figli, ma tu eri deciso a salvare l’unità familiare e ti opponesti. Col tuo coraggio i tuoi sette fratelli ebbero un padre, ma lui attaccava te per averlo costretto a fare l’uomo anziché solo il maschio. Quando facesti la visita di leva, sotto la sollecitazione delle mani del medico avesti un’erezione. Successe anche ad altri, visto che nessuno di voi aveva nemmeno venti anni, ma al paese girò la “notizia” che tu eri gay, e tuo padre attaccò te invece di cercare di capire, come avrebbe fatto un uomo. Quando cominciarono a dire che eri un donnaiolo impenitente si scordarono tutti di averti chiamato gay. Una ragazza disse che l’avevi sverginata e voleva essere sposata subito. Inutile per te dire che quella era stata di tutti! E tuo padre attaccò te. Ora non gli porti mai un fiore: non te la senti proprio.
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