Era la Vigilia di Natale in quella casa in cui non esisteva più una vera famiglia per tanti motivi. Però il nonno c’era sempre. Gli altri giocavano a carte la vigilia di Natale? Nino non le aveva, ma il vecchio soldato aveva ancora le sue di quando passava le Feste Comandate in trincea. Ed avrebbero avuto anche loro il cenone. Il nonno aveva messo nella pignatta lardo e fagioli con l’occhio, fino dal mattino, e a mezzanotte mangiarono ogni cosa, non prima di essere andati a messa lui e Nino. Gli altri? Esistevano! Pazienza! A quei tempi i regali li portava la Befana. Quando fu abolita venne fuori il “Vecchietto”. I regali la mattina ci furono. Nino ebbe quel libro che cercava da tempo di comprare senza riuscirci: ora lo aveva. Per Natale la mamma prevedeva di mettere pastina col dado, ma il nonno disse che avrebbe portato lui la pasta e ceci per tutti. Poi il nonno morì a soli 102 anni, e quella famiglia si sfaldò definitivamente. Tra pochi giorni è Natale e i figli vogliono i cannelloni. Nino invece si farà quella pasta e ceci con l’anima del nonno.
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