Il vecchietto a quell’ora si ritirava davanti alla finestra per avere quel poco di luce che gli dava l’illuminazione pubblica. Una volta avrebbe acceso il televisore, ma adesso voleva restare solo con i suoi pensieri, in una casa rigorosamente al buio per risparmiare corrente. Avrebbe acceso il caminetto, ma in quella casa non c’era e non avrebbe potuto costruirlo lui: quella era una casa in affitto. Nella casa che aveva una volta c’era il caminetto! E c’erano anche tante altre cose carine. Poi aveva avuto a che fare con le banche, lo Stato gli aveva chiesto di onorare alcune tasse che lui ricordava benissimo di avere pagato ma… Niente! Lo Stato si fece forte e gli tolse quella casa che lui aveva costruito con sacrifici immani che, a sapere quanto sapeva, non avrebbe mai fatto. Il mondo era ormai in mano ai vagabondi che, strano a dirsi, lo Stato accudiva come una chioccia i pulcini, togliendo quanto più possibile a chi aveva fatto una vita di onestà e sacrificio. Per creare clientelismo si erano inventati anche un “reddito di dignità”; e la sua dignità…
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