Sandro era un ragazzo particolare, pur tuttavia molto intelligente. Si divertiva a portare via gli attrezzi che i muratori lasciavano incustoditi, non perché gli servissero ma come puro e semplice bullismo. Usciva in Villa per andare a prendere di mira i vecchi con i suoi insulti, e quelli erano costretti ad andarsene per evitare guai, sempre inseguiti fino a casa da Sandro che non smetteva con i suoi insulti. Quando un vecchio lo denunciò, il padre andò dal vecchio a dire che si doveva vergognare delle sue calunnie. Disse che il figlio era un poco più vivace dei coetanei, ma niente di più. Anche il giorno in cui le guardie andarono a prelevare Sandro per farlo rispondere di un reato, il padre trovò la pezza a colore per difendere suo figlio. Minacciò le guardie che se avessero osato alzare un dito su suo figlio…! Ora Sandro è al carcere duro. Fece amicizia col boss del quartiere, che fece ricadere su di lui pesanti accuse da cui non poté difendersi, e Sandro, in nome dell’omertà, non parlò, col risultato che adesso lui è in carcere, il boss ha avuto una vita sua.
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