Il ragazzo veniva da un qualsiasi paese del sud. In agenzia gli avevano detto che doveva andare fino a Roma Termini, poi prendere la coincidenza col trenino della Tuscia e scendere a Viterbo Porta Fiorentina. Naturalmente la coincidenza non fu “coincidente” e gli toccò aspettare due ore sulla stazione prima di poter prendere l’ultimo treno. Non volle prendere il taxi. Voleva risparmiare quei soldi per… si sarebbe visto. Gli dissero che la Scuola Sottufficiali era alla sommità di una salita, ai cui piedi un vecchietto teneva un chiosco. Chiese al vecchietto se era sulla strada giusta e gli rispose di si, ma aveva ancora circa un chilometro da fare, e quella valigia… Arrivò davanti a un piazzale che un soldato di leva stava scopando, per così dire. Quattro grandi casoni erano i due battaglioni allievi, e lui fu accompagnato in uno di questi. Come sarebbe stata la sua vita da lì in avanti? Non lo sapeva! Quello che sapeva era che aveva desiderato ardentemente quel momento, era venuto, e adesso cominciava l’avventura più dura e bella della sua vita.
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