Egregio direttore, la società e squadra di basket di cui sono orgoglioso di far parte (ASD Croce del Sud Manduria), denuncia nuovamente a Lei ed a tutta la pubblica opinione la quasi impossibilità di fare sport a Manduria. L’ennesima annata sportiva piena di dubbi ed incertezze è iniziata.
Eccoci nuovamente a confronto con il lato “sportivo” di Manduria. Le sue palestre chiuse e/o non agibili e comunque spesso non adatte a disputare i vari campionati che richiedono “regole minime” relative a spogliatoi, attrezzature, ecc. Ed eccoci, nuovamente, ad “elemosinare” qualche spazio nei palazzetti e/o palestre dei Comuni limitrofi sempre meglio attrezzati del nostro. Ancora una volta, quindi, si può parlare di “sport negato” a grandi e piccoli (che si affacciano magari a sport diversi da quello del calcio!). Speriamo che i nuovi amministratori (di qualunque colore essi siano perché, ricordiamolo, nello sport, come nella vita vera, il colore non conta nulla), si impegnino, finalmente, anche per trovare soluzioni fattive e durevoli che riguardino tutti quegli sport che attraggono a Manduria centinaia e centinaia di adulti e bambini . Ben venga la ristrutturazione della pista di pattinaggio, ma la città di Manduria ha necessità di avere un Palazzetto dello Sport o, quanto meno, di palestre degne di questo nome.
Simone Depasquale (ASD Croce del Sud Manduria - Basket)
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