Luigi era di famiglia poverissima ma voleva andare all’università. Il padre, felice, si preparava a qualsiasi sacrificio, ma il figlio disse che voleva fare tutto lui, e il nonno disse che Luigi aveva messo le palle sul tavolo: bisognava lasciarlo fare. Nino invece aveva avuto tutto dai genitori, ma non gli bastava ancora. Volle la macchina e gliela comprarono. Nemmeno un mese e si frantumò. Voleva che i genitori gli comprassero la macchina nuova, ma soldi non ce n’erano e, da quel momento, Nino si mise a fare il testa matta perché pretendeva la macchina. Quando il padre finì in ospedale disse che i peccati erano e… transeat. Gianna invece non aveva mai avuto nulla dai genitori, anche se avevano le possibilità. Avrebbe avuto mille motivi per odiarli, ma non odiava nessuno perché non era nel suo carattere. Quando i genitori ebbero bisogno, di dieci figli fu l’unica a sostenerli. Il marito non le diceva nulla. L’aveva amata e poi l’aveva sposata proprio per il suo carattere dolce e buono. Come si fa i genitori? Domanda inutile! Non c’è risposta.
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