Leggiamo continuamente che la Regione Puglia ha il grosso problema della spazzatura; non è mai riuscita, sembra, a risolvere il problema dei siti di scarico e relative cose. La discarica La Chianca di Manduria fu chiusa perché colma. Noi cittadini di strada possiamo solo leggere gli accadimenti manduriani, ora per un problema ora per un altro. Da ciò che abbiamo letto sul problema dei rifiuti riguardante la discarica La Chianca, il sospetto che noi abbiamo cittadini di strada è che la riapertura sia stata pilotata, ad iniziare dalla lettera indirizzata al Comune di Manduria dalla Regione Puglia che chiedeva la riapertura della discarica. Il Consiglio Comunale di Manduria si doveva esprimere, sembra entro 30 giorni, se autorizzare o meno l’apertura della discarica già chiusa perché ormai colma.
Sappiamo tutti che la lettera arrivata al Comune restò chiusa in qualche cassetto facendo trascorrere il tempo, così la discarica fu riaperta. Nessuno fiatò, né disse mai niente, né fece mai niente; in un paese pieno di associazioni e ecologisti, che ogni anno (chiedo scusa alle categorie) passano una mezza giornata a raccogliere qualche carta o mozzicone di sigaretta lasciato sulla spiaggia o altrove. Questi sono i ricordi che i cittadini hanno di questa storia; storia che nessuno di quelli che contano o credono di contare, viste le emergenze della spazzatura pugliese, vuole riesumare. Azzardo: alla fine tutto rientrerà, come se niente fosse, perché così fu, è e sarà! Invito i partiti che si preparano alle scalate del Municipio, a non farci sapere le tante nuove cose che vogliono fare, ci basta che risolvano le brutte vecchie cose.
Carlo De Marzo
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