ILui non aveva mai tenuto troppo alle feste comandate. Gli sembravano solo occasioni per fare colossali abbuffate, e tutto il resto è noia, come avrebbe cantato un celebre cantautore. Quell’anno però si era presentato come molto particolare. Pochi giorni prima di Natale si erano presentati in casa sua i carabinieri e lo avevano portato via. Inutile protestare. Inutile dire che lui il giorno e all’ora in cui succedeva il fattaccio era in ospedale. Il giudice era andato in ferie e… In quei giorni si costruì un soldatino di carta a cui raccontava tutte le sue vicissitudini, ed era convinto che lo ascoltasse. Quando lo dimisero dal carcere lo portarono in manicomio, anche se era prossima la Pasqua. Lui chiedeva al soldatino di carta che giustizia c’era in questo. Nessuno la sentiva, ma la risposta arrivava ed a lui bastava quella di un soldatino di carta. Ora avrebbe voluto stare con la famiglia almeno a Pasqua o a Natale, ma prima aveva avuto a che fare con un’ingiusta detenzione, poi con la malattia che lo rendeva diverso, e lo capiva solo il soldatino di carta.
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