Ho lavorato gratis per alcuni: mi hanno chiamato matto! Sono entrato in posti in cui non entra il sole, soltanto per portare il mio conforto, e mi hanno detto che ho tanti guai io e dovrei pensare a me, non agli altri. Mi hanno visto all’interno delle carceri ed hanno detto al paese che io stavo in carcere, hanno inventato anche un reato, uno qualsiasi, che giustificasse la mia detenzione. Peccato che ogni sera ho dormito nel mio letto, nella mia casa, tra i miei affetti. Quante volte mi hanno ferito perché hanno cercato di capire? Non capivano ed hanno inventato tante cose cattive che mi dovevano dipingere come un mostro, ma adesso smetto. Nessuno più mi vedrà nelle carceri! Non ho passato diciotto anni sui libri per regalare il mio lavoro e farmi insultare per sovraprezzo. Non andrò più negli ospedali a tergere lacrime. Mi hanno visto sempre e solo presso i bambini e gli stessi genitori hanno detto che sono pedofilo. Forse smetterò anche di studiare. In fondo a che mi serve? Non ho aggiunto niente alla mia vita ricavandone solo insulti.
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