In quel periodo la mia vita era di fronte a una congiuntura da cui potevo uscire con le ossa rotte, se solo sbagliavo una virgola. Per alcune cose sarebbe servita la raccomandazione e la cercai, ma il politico disse che, per queste cose, si finisce dentro per voto di scambio. Quando la cosa fu definita positivamente, perché non poteva andare che bene, il politico mi venne a trovare per dirmi che era merito suo se la cosa era finita così. Peccato che lui sosteneva di avermi raccomandato per una cosa, ma era ben altra cosa che mi dava problemi e che si era risolta da se. A quel punto gli chiesi di far avvicinare i miei figli militari, che stanno in zone disagiate. Mi rispose che non dovevo essere ingordo ora! Disse che si era esposto anche troppo la prima volta, ma che se attirava l’attenzione poteva finire male. Poi mi inventai di fronte a lui un trasferimento dei miei figli mai avvenuto. Rispose: - Che io non lo sapevo! È solo grazie a me che è avvenuto il miracolo! - Io lo sapevo che la parola di un politico non vale niente, ma qui si esagera!
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