Il M5S può stare tranquillo. I manduriani hanno mangiato la foglia, tolti naturalmente quelli che votano per riconoscenza, amicizia stretta, parentela o in attesa eterna di grazia; anche oggi, come sempre ho detto, sono d’accordo con questo orientamento perché i fatti di casa propria li conosce solo chi vi abita. Gli “spiriti” liberi, però, fanno le scelte, appunto, liberamente e guardando un po’ anche alle cose accadute. Della discarica Li Cicci, noi semplici cittadini abbiamo più volte detto che è come il famoso pozzo di San Patrizio, inteso in questo contesto come una riserva misteriosa e sconfinata di ricchezze per pochi. Una storia ormai stucchevole alla quale si affiancherà l’altra storia dell’altra discarica, La Chianca, fatta riaprire “misteriosamente”, anche se ormai colma e già chiusa, come se niente fosse; questa discarica inquinerà il doppio della prima; in pratica avremo due famosi pozzi, anzi 3 pozzi, visto che qualcuno sfrutterà la discarica quando “morirà”, il resto rimarrà ai manduriani, con i politici che scriveranno ancora fiumi di parole.
Qualcuno dei baldi politici delle diverse bandiere ha fatto qualcosa di concreto (aldilà delle solite e lamentose lettere) per fermare, non in teoria, i colpevoli di questa brutta storia? Certi tipi di esposti in Procura, oggi, purtroppo, non spaventano più nessuno. Qualcuno diceva che: “le parole lasciano il tempo che trovano. Ma quel che resta alla fine di questo tempo, se conta davvero, sono i fatti.” Non vogliamo, comunque, mettere in discussione i pensieri o gli scritti del M5S di Manduria; ognuno conosce se stesso e sa cosa, alla fine, vuole. Il tempo ci dirà se abbiamo visto giusto.
Carlo De Marzo
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