Giovedì, 18 Aprile 2024

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La posizione del Pd sul depuratore: lontano dalla costa solo se lo vogliono tutti

La posizione del Pd sul depuratore: lontano dalla costa solo se lo vogliono tutti La posizione del Pd sul depuratore: lontano dalla costa solo se lo vogliono tutti | © n.c.

Il Sindaco di Avetrana Antonio Minò continua la battaglia per l’allontanamento del depuratore consortile Manduria Sava dalla zona Urmo. L’ultimo tentativo in ordine di tempo è la richiesta di convocazione di un tavolo tecnico con l’Aqp per illustrare, con i propri consulenti, una ulteriore proposta di delocalizzazione dell’opera con l’individuazione di un altro sito.Il Sindaco di Sava Dario Iaia, da parte sua e appoggiato dalla Consigliera Regionale Francesca Franzoso, spinge sulla realizzazione del depuratore senza voler perdere altro tempo, in modo da scongiurare rischi sanitari nel suo territorio. Il Sindaco di Maruggio partecipa alle manifestazioni per allontanare il rischio di scarico delle acque reflue del depuratore in mare, per salvaguardare la sua Campomarino. I Sindaci di Erchie e Torre Santa Susanna, per solidarietà, partecipano anche loro alle manifestazioni perché a Torre Colimena e Specchiarica alcuni loro concittadini sono detentori di interessi abitativi e/o commerciali. Poi ci sono le associazioni ambientaliste che, com’è giusto, hanno espresso la loro opinione sull’argomento. Infine, a chiusura del cerchio, ci sono gli imprenditori agricoli contraria delocalizzazioni che potrebbero nuocere a eventuali loro programmi di sviluppo imprenditoriali. Chi più chi meno hanno tutti l’interesse per qualche cosa: ma le Marine di Manduria che fine faranno ?

Tutti omettono di dire che San Pietro in Bevagna non sta meglio dell’abitato di Sava, cioè ancora sprovvisto di rete fognaria e pertanto è anch’esso a rischio sanitario. Per noi Manduriani c’è pure una ulteriore aggravante: la ridottissima distanza dell’abitato dal mare.Si fa finta di non capire che la eventuale delocalizzazione, senza alcuna proposta seria sui come smaltire i liquami delle Marine di Manduria, contribuirebbe ancora di più a contrastare un probabile sviluppo turistico.Si continua a dimenticare di dire che l’eventuale delocalizzazione avrebbe una notevole incidenza sui costi, tutti a carico dei cittadini di Manduria, sia per la fase iniziale di modifica progettuale ma anche nell’ipotesi futura di realizzazione e messa in esercizio della rete fognaria, con l’installazione di pompe che dovrebbero trasportare da mt 3 s.l.ma mt 80 s.l.m i reflui provenienti dalle Marine.

Il Vicesindaco Alessandro Scarciglia e i cittadini di Avetrana non vogliono assolutamente intendere che la eventuale proposta di delocalizzazione del depuratore consortile deve passare da una sorta di patto di ferro tra i tre comuni rivieraschi (Maruggio, Manduria ed Avetrana)dove l’obiettivo non può e non deve essere quello di salvaguardare il proprio campanile ma, al contrario, fare squadra individuando un’area condivisa lontana dal mare. Contestualmente occorre chiedere alla Regione Puglia di adoperarsi a rivedere il progetto del depuratore e far ricercare nuove risorse finanziarie per adeguare ed ampliare i depuratori di Avetrana e Maruggio in modo da consentire a Manduria di convogliare i liquami delle Marine nei due impianti.Successivamente è necessario far assumere le proprie responsabilità al Sindaco di Sava con la partecipazione del Comune ai costi di gestione (a titolo di ristoro) che tutti assieme dovremo sopportare. Tutti dovremo rinunciare a qualcosa per il bene del territorio e dei cittadini. Questo è fare squadra, questo è voler bene al proprio territorio. Se non si riuscirà a capire questo e soprattutto attuarlo credo che il depuratore non potrà avere altra collocazione se non quella prevista in progetto.

I Circoli PD di Manduria e Uggiano Montefusco

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