Tra le tante storie su San Giuseppe, quella del “bastone fiorito” è decisamente più famosa.
Il Protovangelo di Giacomo descrive il primo incontro fra Maria e Giuseppe. Giuseppe era un vecchio di ottant’anni e Maria era una giovane fanciulla che viveva nel tempio di Gerusalemme dove era stata portata all’età di un anno come dono per il Signore e segno di elezione.
Quando Maria aveva raggiunto i dodici o sedici anni, il Sommo Sacerdote chiese a Dio riguardo al futuro della ragazza e Dio per risposta gli ordinò di convocare al tempio tutti gli scapoli della Giudea: un segno miracoloso avrebbe indicato al sacerdote quale doveva essere lo scapolo da scegliere come sposo per Maria (o come è tradotto in alcune versioni, per dargli “in custodia” Maria).
L’ottantenne Giuseppe si presentò e non appena varcò la soglia del tempio, il suo bastone cominciò a gettare fiori mentre una colomba bianca si posò sulla sua testa. Nonostante le proteste di Giuseppe che si sentiva troppo vecchio, il Sacerdote gli ordinò di accettare la volontà di Dio che si era manifestata in modo così evidente e Maria fu data in sposa a lui. In seguito sappiamo tutti come proseguì la storia.
Con questo racconto voglio fare gli auguri di buon onomastico a chi porta il nome di Giuseppe sia al femminile che al maschile e a tutti i papà che crescono e cresceranno insieme ai loro figli. A tutti voi voglio portare i miei auguri e dire che siete e sarete sempre quel battito di cuore, quella carezza speciale, quell'abbraccio indimenticabile per tutti i bimbi che hanno la fortuna di avervi accanto.
Joannes Del Sorriso
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