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Troppi sogni per un cassetto solo, il racconto di una donna che ha sconfitto la dipendenza affettiva

Troppi sogni per un cassetto solo, il racconto di una donna che ha sconfitto la dipendenza affettiva Troppi sogni per un cassetto solo, il racconto di una donna che ha sconfitto la dipendenza affettiva | © n.c.

Eccolo anche quest'anno, puntuale come sempre, l'8 marzo, un giorno dedicato alle donne. Per le strade, tra i cioccolatini, tra le penne in ufficio e nelle case di tutte le donne, tanti rametti di mimose accompagnati da un pensiero gentile, da un bacio ed un sorriso.

Ma succederà ancora, appassiranno le mimose e l'imbrunire del giorno porterà via con sè tante storie di donne, di vite difficili, di solitudini, di abbandoni, di intimi racconti che nessuno ascolterà mai, ma anche storie di donne coraggio, di una forza inaspettata, di risalite, di perdono e resilienza. Perchè noi donne siamo anche questo, un fantastico mix di fragilità e "forzità", direbbe Checco.

Ecco, sono qui, davanti al mio pc, il mento sulla mano e gli occhi e l'animo catturati dai pensieri di una donna che ha preso la sua vita, ucciso il mostro che la teneva incatenata e, risalendo verso il labirinto della luce e del riscatto, ha fatto della sua esistenza un capolavoro. Esattamente come si fa con una casa, mattoncino dopo mattoncino, ha ricostruito la sua vita trasformandola in una avventura meravigliosa.

Il suo nome è Valeria Plume, 33 anni, ed è proprio la ragazza della porta accanto che ognuno di noi vorrebbe avere. E Valeria è qui, nella nostra terra di sole e mare, di vento e profumi e sapori, per regalarci un racconto scritto, un libro, un romanzo autobiografico affinchè le parole restino anche se il tempo inesorabilmente trascorre e le persone passano. Un libro che possa essere da monito per tutte le donne che vivono la mutilante esperienza della dipendenza affettiva!

Qualche giorno fa l'ho incontrata per caso al mare che a piedi nudi andava incontro al vento. I capelli sulle spalle un pò spettinati, un vestito morbido e lungo che le accarezzava il corpo ed in mano un foglio ed una matita. Sul foglio un pensiero "Ci sono amori che feriscono. A volte uccidono.

Ci sono amori che umiliano, mortificano, riducono a brandelli l'autostima di una donna. Ci sono amori che intrappolano l'anima fino ad annientarla. Ci sono amori che, in realtà, non sono amori. Sono prigioni dalle quali è difficile liberarsi. E' l'epilogo di una dipendenza affettiva che ha radici antiche dentro di noi. O ti vince o la vinci. E la ricetta è nell'amore verso noi stesse e se ami te non si ha più bisogno di continue conferme esterne."

Leggo e sorrido e restiamo in silenzio: ecco la storia che stavo cercando. Valeria Plume racconta la sua personale lotta contro la dipendenza affettiva nel libro “Troppi sogni per un cassetto solo”, per testimoniare che si può fuggire da un amore malato e si può ricostruire un' autostima fatta a pezzi.

L'autrice descrive il meccanismo subdolo che l'ha condotta fra le braccia di un narcisista patologico e il momento in cui ha chiamato a raccolta tutto il suo coraggio per partire, completamente da sola, alla ricerca di se stessa nelle selvagge terre australiane.

La giovane pugliese ci rende partecipi di un'avventura intrisa di resilienza, costellata da tante cadute e altrettanti successi, in un mondo dove l'amicizia, la natura sconfinata e un centinaio di cani diventano i migliori antidoti alle sofferenze di un cuore ferito.

Sfogliare le pagine del romanzo mi ha permesso di entrare in un universo parallelo, proprio come se viaggiassi in giro per l'Australia seduta accanto a Valeria, al punto da desiderare di poterle asciugare le lacrime o esultare con lei nel corso delle sue innumerevoli avventure.

"Troppi sogni per un cassetto solo" racchiude un messaggio di speranza per coloro che stanno lottando contro i propri mostri; ci insegna a far tesoro della solidarietà altrui per fortificare l'animo e affrontare gli ostacoli, uno dopo l'altro.

Il libro, per ora disponibile online sul sito Amazon.it, sarà a breve presentato durante un tour che interesserà diverse location pugliesi.

Ed io...io spero di essere in prima fila quando ci sarà la prima presentazione ufficiale. Spero di lasciarmi investire dalla forza di questa donna e lasciarmi ispirare dal suo immenso amore per la vita e dal suo mantra "Si ama da vivere, mai da morire".

Ines Tripaldi

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