Siamo sicuri che sia tutta malasanità? | © n.c.Il signor Tal dei Tali non ha tante risorse, ma una casa la vuole lo stesso: chiama un unico muratore e gli dà incarico di costruirla. Lui, povero, ce la mette tutta, ma è pur sempre da solo e casa va a rilento.
Tal dei Tali vuole la casa quanto prima e ogni tanto va a lamentarsi e questo muratore che vuole fare il suo lavoro e si sente sotto pressione, un po’ si scoccia ed un poco cerca di fare ancora più veloce. Certe volte, messo così in ansia, mette meno cemento e qualche mattone un poco storto. Certe volte ancora fa errori ancora più gravi.Chi potrebbe biasimarlo?
Oggi ho passato tutto il pomeriggio fino a sera, dalle 15 alle 21, nei locali del Pronto Soccorso di Manduria. Mi sono sentita improvvisamente catapultata in E.R. o in Grey’s Anatomy: gente dappertutto che arrivava in ambulanza (anche da San Giorgio...), in lettiga, a piedi, in auto.
Ma c’era una differenza.
Mi guardavo intorno nella speranza di vedere comparire George Clooney o Patrick Dempsey. Ma niente. La cosa buffa è che di medici, infermieri, ausiliari là dietro ne vedevi veramente pochi. E non perchè fossero imboscati da qualche parte a grattarsi la pancia o a giocare a Candy Crash. No, no.
Erano veramente POCHI.
Nel frattempo, nella sala d’attesa, l’utenza aumentava e, come il signor Tal dei Tali che voleva la casa quanto prima, iniziava a lamentarsi. Ma come il muratore della storiella, quei POCHI che cosa potevano fare se non sentirsi sotto pressione ed innervosirsi? E chi potrebbe biasimarli se dovessero fare un errore in quella bolgia dantesca dove tutti vorrebbero (giustamente) essere visitati quanto prima?
In questa storia il Signor Tal dei Tali ha ragione perchè vuole una casa. Ed ha ragione il muratore che è da solo, più di tanto non può fare.
Chi invece non ha ragione è chi getta fumo negli occhi di entrambi per farli accapigliare facendo in modo che pensino che sia colpa dell’altro.
Pamela Massari
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