Cominciò tutto in una maniera strana. Era uno sportivo e, per vivere, faceva un mestiere che non era per niente di tutto riposo, ma quei dolori alla schiena… Dolori così non ne aveva mai avuti nemmeno quando lavorava sotto la sferza del vento gelido o della pioggia. Qualcuno pronunciò una brutta parola e lui capì di non avere vita lunga. Di più: avrebbe peggiorato di giorno in giorno le sue condizioni fino a ridurlo una sorta di vegetale che non chiedeva altro che di morire al più presto, ma non si poteva. Lui non era più in grado di darsi da solo la morte, la sua splendida famiglia lo teneva come un principe, e rischiava di dover vivere per molto tempo una vita troppo lunga, per quanto potesse essere prossima alla morte, ma quando arrivava? Possibile che un tumore al cervello si risolvesse in non più di sei mesi, mentre lui aveva ancora anni nel suo involucro di sofferenza ad aspettare la morte? Ora che non la viveva più capiva tutti i misteri della vita, ma non li avrebbe potuti insegnare a nessuno, poteva solo imparare a morire.
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