Aveva cominciato presto a valorizzare la sua vita. Alle elementari vinse il concorso “Lodi città di Ada Negri” e qualcuno pensava che fosse questa la sua strada; qualcuno: suo padre no! Quello voleva i soldi e lui cominciò a fare il manovale edile. Guadagnava bene, ma per i vizi di suo padre non era abbastanza. A parte poi che gli pareva di lasciare un segno nel mondo con quelle case che venivano costruite anche col suo aiuto. Però si guadagnava molto di più con la carovana.
A suo padre i soldi non bastavano mai, e lui accettò per abbuffarlo di soldi con cui finanziare i suoi tanti vizi. Qualcuno si accorse che sapeva cantare e glielo fece fare a pagamento. Adesso c’era una dolce fanciulla che lo spronava e lo incoraggiava: c’erano tutti i presupposti perché lui lasciasse un segno nella storia, ma la bimba morì e, con lei, la sua voglia di andare avanti. Ma dopo trent’anni di “pausa” si guardò allo specchio e si fece schifo. Ora scriveva. Forse stavolta lo avrebbe lasciato davvero un segno! Deve solo stringere i denti e andare avanti.
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