Tuo marito odiava Nino, e questo aveva fatto sorgere in lui il dubbio che non fosse suo figlio, ma eri tu a fare minacce esplicite. Tuo marito era una persona violenta, ignorante e cattiva, forse non era nemmeno il padre giusto di Nino, quindi le sue azioni non avrebbero dovuto pesare troppo, ma le tue si! Quando Nino andava alle elementari lo opprimevi e, se lui osava dire qualcosa, dicevi che lo avresti appeso all’arco della porta terrorizzandolo. Quando le due sorelle maggiori si sposarono a distanza di pochi mesi l’una dall’altra tu non avevi voglia di fare i servizi di casa. E che problema c’era? Cominciasti a dire a Nino che li doveva fare lui, o lo avresti consegnato alla “Casa di Correzione”, il riformatorio, e lui cercava di rigare dritto. Poi se ne andò a sedici anni, e tu rimanesti in casa con un “uomo” che non conosceva l’amore. Adesso andavi sempre piena di lividi, perché nemmeno sapevi come si porta avanti una casa, e c’eri soltanto tu a gustarti le attenzioni di tuo marito. La tua fu una morte misteriosa, ma mai troppo presto.
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