La vita già altre volte ti ha messo alle corde, ma stavolta sembrò fare più sul serio. Quei dolori strani ti perseguitavano da un bel po' quando decidesti di consultare un medico. Il dottore fu molto prudente nell’emettere la sua diagnosi. Volle vedere tutte le analisi del sangue, un cardiogramma, e un esame radiologico dal nome bizzarro: SPET, che era ancora più su della scintigrafia. Alla fine il suo verdetto fu impietoso: quella malattia ti avrebbe portato alla morte. Non sapeva come e quando, ma diceva che la fine della strada era prossima. Il tuo capitano, quando eri militare, ti diceva che, davanti ai no della vita, bisognava sempre rialzarsi e combattere, e tu così facesti. Da quel momento non ti ponesti più il problema di quanto vivere, ma di come vivere. Intanto gli anni andavano avanti e la nera signora non arrivava. Qualcuno pensava che c’era un errore, ma il medico di famiglia ti disse che, se assumevi la tua terapia con costanza e precisione, saresti campato cento anni. Cazzo se aveva ragione! Dopo molti anni stai ancora qua.
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