Venerdì, 19 Aprile 2024

Riflettori su ...?

Se quei migranti fossero cani

Se quei migranti fossero cani Se quei migranti fossero cani | © n.c.

Apro Facebook e leggo un post in cui una signora invita tutti ad accogliere e dar da mangiare ai randagi che sotto la neve patirebbero il freddo e la fame. Nulla da eccepire, per carità.

Come mossa da un presentimento (prego qualche antropologo/sociologo di studiare prima o poi questa connessione animal-razzista, alla quale si aggiunge spesso una spiccata propensione pseudo cristiana), clicco sul profilo della signora ed inizio a vedere post inneggianti a Salvini ed al suo atteggiamento sprizzante odio.

Ora mi piacerebbe che la signora e chi la pensa come lei chiudesse per un attimo gli occhi ed immaginasse i suoi figli/nipoti.Li stai immaginando?

Bene ora con uno sforzo ancora più grande, anzichè immaginarli dinanzi a quel camino, dinanzi a quel piatto caldo, con quei bei vestiti pesanti, cambia location e pensa a te ed a loro su una nave, in questo freddo 4 di gennaio 2019 in cui chiedi rifugio per i randagi, spersa nel Mediterraneo da giorni e giorni.

Arriva un’onda che fa volteggiare la chiglia, il tuo stomaco e quello dei tuoi bambini, poi ne arriva un’altra e...oddio, un’altra ancora! I tuoi bambini raggelati, stremati e spaventati piangono, vomitano, stanno male. E tu, tu non puoi fare nulla, d’altra parte, dopo tutti questi giorni (hai perso il conto di quanti siano, sono 14 per l’esattezza, te lo dico io), sei stanca anche tu e non riesci neppure a più ad essergli di conforto. A ciò si aggiunge che non capisci: ti avevano raccontato di quanto il mare fosse immenso, ma non pensavi che lo fosse così tanto da non vedere mai la terra...Ogni tanto qualcuno di quelli che ti stanno addossati (eh sì, tra le altre cose siete costretti a stare nella stiva perchè fuori sarebbe troppo pericoloso sia per le onde sia per il freddo che cmq arriva pure là) dice che state per arrivare, ma puntualmente non arrivate mai. Ogni tanto ti appisoli, ma ti risvegli quasi subito con il pianto di uno dei tuoi bambini. Hai immaginato?

Bene perchè sai signora? Questo che hai visto nella tua testa non è un film, ma in questo momento sta succedendo davvero. Da 14 giorni. Una donna come te, con i suoi bambini, sta subendo questa disumanità.

E sai un’altra cosa? è anche colpa tua e di quelli come te. Perchè senza di voi, il vostro burattinaio (che, per inciso, di voi non se ne frega nulla, vi ha già fottuti e continuerà a farlo) non avrebbe linfa per sopravvivere. Per lui siete esattamente come quei cani randagi sotto la neve: affamati, infreddoliti, ma pronti a scodinzolare nel momento in cui vengono loro lanciati dei croccantini. Salvo poi abbandonarvi al vostro destino, nel momento in cui la neve si sarà sciolta ed il vostro ego si sarà beato a sufficienza.

Pamela Massari

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