Lui aveva cresciuto dei figli maschi e lo aveva fatto anche bene. Ora erano sposati tutti i suoi figli, ed avevano a loro volta figli. Il maggiore mise al mondo una femmina e lui si fece due conti: avrebbe saputo crescere una donna con altrettanto successo che aveva avuto con i maschi? Ci pensava e si rispondeva di no. Crescere una figlia non era lo stesso che crescere un ragazzo. Il maschio lo poteva lasciare andare in giro molto presto, sicuro che uno andava via, ed uno solo ne rientrava, ma una ragazza? Ormai le ragazze perdevano la verginità già a tredici anni, e questo si poteva mettere in conto, ma una gravidanza non voluta? Il pericolo droga era lo stesso, sia per i maschi che per le donne. Però lui aveva saputo di una ragazza che pagava con il suo corpo la dose giornaliera del suo veleno. Magari ad educarli i figli, chi sa dire cosa fanno esattamente dopo le ventidue? Bisogna avere davvero molta fortuna perché capiscano che le parole dei genitori sono per il loro bene. Tuttavia gli mancava una figlia! Anche se aveva tutto.
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