In televisione è comparso il saccente di turno che dice che in Italia figli non se ne fanno più. Dice che i governi di destra e di sinistra che si sono succeduti hanno fatto la loro parte per incoraggiare a fare figli, ma con quali soldi? Uno se ne uscì con gli ottanta euro. Giusto per la fornitura di un mese di pannolini, e poi? Ma tanto i figli degli onorevoli possono avere quanti figli vogliono. Ci pensa il papà a fare uscire, in modo lecito o meno lecito, i soldi perché i loro nipoti stiano bene; quelli del popolo si arrangino. Ancora una volta cambia il governo, e quello nuovo decide di dare ottocento euro l’anno per ogni figlio inferiore a tre anni. Proprio adesso che il bambino dovrebbe andare all’asilo, avere pappe più elaborate, ha diritto ai giochi della sua fanciullezza… Ma i parlamentari dicono che non possono fare di più, per evitare una procedura d’infrazione con l’Europa, quindi siamo una colonia interna dell’ente Europa? Parrebbe di si. E come mai l’Europa non dice niente sugli stipendi dei parlamentari? Questo è un vero mistero misterioso.
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