Lui era quello che si dice l’amico degli amici, come si definiva lui stesso. Passava il suo tempo tra alcol, puttane e carte, ma questo non gli toglieva la simpatia dei benpensanti. Ma dentro le quattro mura di casa sua era molto diverso. Quando rientrava la sera, dai bagordi a cui si era dato insieme ai vermi come lui, si metteva a suonare il clacson due isolati prima di arrivare a casa sua, perché i figli gli dovevano far trovare il portone del garage aperto, quale che fosse l’ora, oppure... A tavola doveva essere servito per primo. Quando lui aveva finito di mangiare gli altri stavano ancora cominciando, ma pretendeva che gli servissero il caffè, oppure… A volte, quando lui finiva di mangiare, qualcuno non aveva nemmeno cominciato ma bisognava sparecchiare. Lui doveva fare la pennichella e non doveva volare una mosca mentre lui dormiva, oppure… A volte picchiava così forte da far finire la moglie o i figli al Pronto Soccorso, ma dicevano di essere caduti. Se dicevano la verità chi li avrebbe salvati dalla furia di quel verme? Nessuno!
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