Non ce ne vogliano i commissari che hanno il compito di ristabilire la normalità amministrativa di un Comune in presunto odore di mafia. Ma come si pretende di conseguire questo risultato se si prorogano le funzioni dirigenziali a chi, solo per citare l’ultima notizia in ordine di tempo apparsa sull’albo pretorio, avrebbe disposto la proroga del servizio di manutenzione della pubblica illuminazione con una semplice lettera inviata alla ditta che già gestiva l’appalto conferito con una procedura negoziata? Una proroga non prevista nella delibera con cui la Giunta aveva autorizzato il predetto dirigente ad espletare la procedura semplificata nelle more della redazione del progetto definitivo di manutenzione degli impianti, una proroga di cui la Giunta non è stata informata. Una proroga che ha determinato la formazione di un debito fuori bilancio che ha superato addirittura l’importo previsto nella gara iniziale, per lavori autorizzati non si sa bene da chi e quando: il tutto motivato con la carenza di personale che avrebbe impedito lo svolgimento delle normali procedure amministrative, così riconoscendo una grave negligenza che ha indotto i revisori dei conti a sollecitare il Segretario a trasmettere gli atti alla Corte dei Conti per l’evidente configurazione di un’ipotesi di danno erariale.
E a proposito di danno: ma nel Comune di Manduria perché i principi elaborati dalla giurisprudenza contabile e della Cassazione - che hanno stabilito, ormai da anni, che nella fornitura di beni e servizi non può essere mai riconosciuto al fornitore l’utile di impresa (in genere il 10%) di cui risponde il funzionario che ha illegittimamente disposto la spesa - vengono disapplicati? A leggere la delibera di cui parliamo parrebbe che alla ditta fornitrice dei lavori non coperti da regolare impegno di spesa sia stato riconosciuto anche quello. Un altro danno erariale? Crediamo di essere vicini ad un punto di non ritorno per le sorti di questa città, con dirigenti che non vengono sostituiti, funzionari che occupavano posti cruciali in un settore nevralgico come i servizi finanziari ormai stabilmente in forza presso altro Comune, un Segretario generale che parrebbe prossimo a lasciare l’incarico e così via. La risposta a questi gravissimi problemi non può essere quella seguita finora, semplicemente raddoppiando le competenze dei dirigenti in servizio.
Non c’è tempo da perdere e chiediamo formalmente alla commissione straordinaria di fare uso dei poteri che la legge gli mette a disposizione senza ulteriore indugio. Per quanto ci riguarda, ai sensi dell’articolo. 145 Tuel, chiediamo come forza politica locale di poter avere un confronto diretto su questo tema di importanza strategica per il futuro della città.
Manduria Futura
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