Esplode jet in mare, muore pilota 22enne a Manduria | © n.c.Un altro episodio registrato dai rotocalchi dell'epoca macchiò di sangue l'estate manduriana. L'evento in questione riguarda un ragazzo di appena ventidue anni che il 2 settembre 1972 trovò la morte dopo essere precipitato con il suo aereo a reazione nelle acque di Torre Colimena, Secondo quanto riportato dall’articolo apparso quel giorno sulla “Gazzetta del Mezzogiorno” il pilota, un allievo ufficiale di complemento della Scuola di Volo Basico Iniziale di Lecce, tale Riccardo Borello originario di Monfalcone (cittadina in provincia di Gorizia, in Friuli Venezia-Giulia, ndr), dopo essere partito dall’aeroporto di Brindisi per un volo di addestramento «è morto in seguito all’esplosione dell’aviogetto». Le ricerche del giovane aviatore partirono quando dalla torre di controllo notarono che «risultava esaurita l’autonomia di carburante dell’apparecchio, col quale non era possibile stabilire un contatto radio». Grazie alla segnalazione da parte dei carabinieri di Manduria, la scuola d’aviazione salentina poté scoprire che il velivolo era precipitato.
«A dare l’allarme – spiegava il giornalista – sono stati gli equipaggi di alcuni motopescherecci che erano nella zona». I pescatori dichiararono di aver visto il jet «perdere quota ed esplodere nell’impatto con l’acqua». Grazie all’intervento dei sommozzatori nell’abitacolo dell’aviogetto furono «trovate alcune parti del corpo dell’allievo sbalzato in mare in seguito all’esplosione».
Antonio Dinoi
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