Oggi la nostra festa, tutto il programma della serata

Locandina | © La Voce

Sipario alle ore 21 di oggi, sabato 18 agosto 2018, dell’annuale festa del nostro giornale che quest’anno segna nove edizioni. Quella di questa sera sarà una Festa della Voce “diversa” da quelle alle quali vi abbiamo abituato. Intanto per la location, il chiostro di un ex convento, un luogo intimo e prezioso dove i pensieri e le parole trovano l’accoglienza dell’ascolto e non si sperdono nell’inutilità del frastuono vacanziero.

Non abbiamo voluto sottrarci ai tanti, tantissimi, che nelle scorse edizioni hanno affollato la nostra Festa, abbiamo semplicemente ritenuto che, in questa estate che volge al termine, ci fosse bisogno non solo di grandi piazze per ballare e per bere, ma anche di un delicato chiostro per ascoltare e riflettere.

Altra differenza rispetto agli anni precedenti è la scelta dei brani musicali. Il fil rouge delle performance musicali non sarà, come negli scorsi anni, l’autore delle canzoni, bensì il tema della serata e cioè la resilienza: il coraggio e la forza di rialzarsi dopo la caduta e la volontà di lottare per riappropriarsi della propria vita.

In tema di resilienza ecco un’altra novità di questa edizione. Per l’intera durata della Festa della Voce, sullo schermo verrà proiettato un capolavoro della cinematografia internazionale, “Luci della città” di Charlie Chaplin. Girato nel 1931 quando già il sonoro si stava prepotentemente affermando, è l’ultimo film muto di Chaplin , narra la delicata storia di un vagabondo e di una dolcissima fioraia cieca sullo sfondo di una metropoli dove i ricchi e i poveri si sfiorano senza toccarsi, dove il divario sociale e i conflitti di classe disegnano i contorni della contemporaneità. E’ un film nel quale i temi della disabilità e del riscatto degli umili è affrontato con la delicatezza e l’acutezza che solo il grande Charlot possedeva. Non cambiano invece i due presentatori storici. Maria Rosaria Coppola e Antonio Erario.

Come si svolgerà la serata

Il compito di accendere i motori sarà affidato a Simone Ciccarese, un tenore che vive nella vicina Erchie. Nonostante la giovane età ha già in attivo una serie di apprezzate esibizioni in televisione, nei teatri e, soprattutto, sui lucenti palchi delle nostre storiche e amate cassarmoniche. Canterà “A mano a mano” e “E’ la mia via”.

Ciccarese e gli altri artisti che si esibiranno saranno accompagnati dai due musicisti manduriani, Claudio Rollo alle tastiere e Raffaele Vaccaro al sax.

Nel corso della serata Maria Rosaria Coppola si ritaglierà degli angolini personali per raccontare delle storie, storie di uomini e donne resilienti. Ad aiutarla nel racconto salirà sul palco per accompagnarla musicalmente, Jacob Rizman. Jacob Viene dalla Slovacchia dove si è diplomato al conservatorio di Bratislava in uno degli strumenti più romantici, quasi magici, l’arpa ed è proprio con le note di questo strumento che scandirà i tempi della narrazione di Maria Rosaria.

Per la prima volta sul palco de La Voce, Martina Malagnino, giovanissima artista manduriana che dopo aver vissuto ribalte ben più importanti si esibirà con due brani: “Comunque andare”e “Piccola anima”.

Sarà poi il momento della più piccola della nostra Festa, una voce potente che si è imposta timidamente sui palchi per ora locali tirando fuori una grinta che ci sorprende ogni anno. Shelly Stranieri canta “Sally”.

Prima pausa musicale con l’assegnazione del Premio Roberto Erario.

Il premio “Roberto Erario” è stato istituito nel 2014 dal quotidiano locale “La Voce di Manduria”. E’ dedicato al musicista manduriano Roberto Erario scomparso nel 2010 per una grave malattia. Il premio è rivolto a personaggi, locali e non, che si siano distinti nel campo dell’arte e della cultura in generale.

Per volontà della moglie, Vanna Pizzaleo, il premio Roberto Erario viene assegnato e consegnato nel corso della festa del giornale.

I premiati negli anni precedenti sono stati:

Omar Di Monopoli, scrittore

Aldo Chimienti, attore, fondatore della Filodrammatica “Ce Tiempi”

Roberto Bascià, maestro mandolinista

Gianni Vico, cantastorie

Pietro Guida, scultore

L’attribuzione 2018 sarà svelata nel corso della serata.

Si ritorna al canto. Sarà il momento della veterana tra le cantanti del palco della Voce che oltre a regalarci la sua straordinaria voce confiderà un suo bellissimo segreto: Katia Minerva canta “Qualcosa che non c’è” e “La cura”.

Seconda pausa con la comicità un po’ particolare di Davide Mafrica, comico in carrozzina. Viene da Verbania, sul Lago Maggiore. Davide è un comico emergente che il nostro direttore ha scoperto per caso. Questa sera presenterà un piccolo estratto del suo spettacolo “A ruota libera” che mette in evidenza le contraddizioni della gente e della società in generale sul tema delle disabilità.

Prima di passare all’altro premio intitolato a Gabriella Fanuli, un’altra esperienza di resilienza. Valentina Iunco, la studentessa manduriana di giurisprudenza racconterà la sua esperienza di aspirante avvocatessa impossibilitata a frequentare uno studio legale per la presenza di barriere architettoniche.

Premio Gabriella Fanuli. Questo riconoscimento è intitolato alla giovane infermiera manduriana morta 10 anni fa per una emorragia cerebrale che la stroncò proprio il giorno del compleanno di sua madre. Il premio, per volere della famiglia, consiste in un assegno di studio del valore di 300 euro messo a disposizione della Banca di credito cooperativo di Avetrana. Viene assegnato ogni anno ad un personaggio impegnato nel sociale o nella sanità. Anche in questo caso l’attribuzione si conoscerà nel corso della serata.

Chiuderà la serata l’artista e cantastorie manduriano Gianni Vico. Inutile presentarlo, è il più “vecchio” del parterre artistico della Voce. Autore, compositore, ideatore di testi e di ballate musicate e fondatore dei Cantacunti, il più longevo e proficuo gruppo musicale di Manduria sulla breccia da venti anni con un bagaglio di composizioni inedite. Gianni Vico si esibirà accompagnato da Michela Cerfeda al violino e Mimmo Massafra alle tastiere.

La Voce

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