La Regione Puglia ha formalmente richiesto al Ministero dell’Ambiente la revisione dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) dello stabilimento dell’ex Ilva oggi ArcelorMittal. La decisione è stata presa alla luce delle molteplici, recenti novità, in primis la pronuncia della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e la rimessione alla Consulta di alcune parti dei decreti "Salva Ilva" compresa quella sulla immunità penale che mette al sicuro la proprietà del siderurgico da qualsiasi danno ambientale arrecato all’ambiente e alla popolazione.
La Regione Puglia chiede altresì, in caso di accoglimento dell’istanza di riesame, la contestuale immediata riduzione al 50% dei livelli di produzione del siderurgico attualmente autorizzati e la drastica riduzione del carico di inquinanti per la matrice aria, quale ulteriore garanzia della riduzione dell’impatto ambientale.
«Ora – scrive il presidente Michele Emiliano in un post fatto girare sui social - la responsabilità della scelta doverosa di adesione alle istanze della Regione Puglia ricade interamente sul Governo e sul Ministero dell’Ambiente che ha la storica possibilità di smarcarsi dal contegno dei precedenti Governi e dare, finalmente, un segnale concreto alla comunità pugliese e tarantina».
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