La Camera ha approvato una modifica al testo base sulla nuova legge elettorale «Elezioni pulite» che prevede sostanziali novità rispetto all’attuale procedimento elettorale. Tra le novità più significative quella del divieto di assunzioni nelle società partecipate immediatamente prima e dopo le votazioni. Si modificano anche le caratteristiche delle urne che impediranno impossibile sostituire la scheda o fotografare il voto senza essere scoperti. Gli scrutatori saranno sorteggiati tra gli iscritti all’albo e non più nominati come avviene ancora in molti comuni e si consente il voto agli studenti fuori sede nel Comune di temporaneo domicilio in occasione dei referendum. I presidenti e segretari di seggio scelti unicamente tra persone specchiate (no ai condannati per reati contro la pubblica amministrazione) e mai nominati per più di due volte consecutive nella stessa sezione.
La proposta di modifica passata oggi alla Camera, prima firmataria Dalila Nesci del M5S, è stata illustrata in aula dalla deputata pentastellata di Erchie Anna Macina.
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1 commento
Sansone68
sab 17 novembre 2018 11:13 rispondi a Sansone68Concordo con la nuova legge elettorale, tuttavia in merito alle partecipate pubbliche continuano a fare precariato. Un mio conoscente lavora in un settore chiave di una partecipata ma da ben 12 anni risulta precario perchè la partecipata, avviando gare d'appalto per i servizi che gli occorrono, tiene per il collo questi lavoratori. Di fatto questi lavoratori sono subalterni alla partecipata ma gli stipendi da fame li prendono dalle ditte che vincono le gare d'appalto e che li sfruttano. Chi vigila oggi alle porte del 2019 su questo genere di cose che ancora avvengono sotto gli occhi di tutti?