Uno schianto terribile sulla Statale Appia intorno alle 7,15 di ieri mattina, sabato 22 settembre, ha strappato la vita di un giovane automobilista, Antonio Val, 22 anni, di Taranto, e ferito gravemente un poliziotto 48enne ricoverato in prognosi riservata. Le loro auto, una Peugeot 206 guidata dal ragazzo e una Volkswagen condotta dall’adulto, stavano percorrendo la statale in direzioni opposte quando, all’altezza di Massafra, è avvenuto l’impatto. Il ventiduenne è morto sul colpo e inutili sono stati i tentativi del personale del 118 che ha cercato di rianimarlo mentre altri soccorritori giunti con un secondo mezzo provvedevano a caricare in ambulanza il poliziotto rimasto cosciente ma dolorante per un trauma toracico e addominale chiusio. Trasportato con codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto, il ferito è stato ricoverato con la riserva della prognosi ma non correrebbe pericolo di vita.
Entrambi si stavano recando al lavoro. Il giovane Val, figlio di un maresciallo della Guardia di Finanza in servizio al comando provinciale di Taranto, era quasi arrivato alla stazione di servizio sulla Via Appia dove lavorava come addetto alle pompe. L’impatto mortale è avvenuto davanti ai magazzini di vendita all’ingrosso «Migro», proprio a poche centinaia di metri dal distributore di carburante dove il giovane avrebbe assicurato il primo turno.
Il poliziotto che proveniva da Palagianello, dove vive, era invece diretto al reparto radio mobile della questura di Taranto dove presta servizio.
Lo svincolo sull’Appia che porta ai parcheggi della Migro è diventato in pochi istanti un luogo di morte e di confusione. Dopo la sconfitta dei sanitari, il corpo del giovane è rimasto coperto da un lenzuolo verde disteso vicino alla sua macchina distrutta, mentre tutto intorno le forze dell’ordine effettuavano i rilievi necessari alla ricostruzione della dinamica e i vigili del fuoco mettevano in sicurezza la zona disseminata di rottami di lamiera e vetri infranti. Il traffico automobilistico, intenso a quell’ora, ha subito l’ovvio rallentamento dovuto anche allo stupore degli automobilisti che rallentavano passandoci vicino.
Il sostituto procuratore della Repubblica di Taranto, Marzia Castiglia, magistrato di turno, ha disposto il sequestro delle auto coinvolte e l’esame necroscopico della salma prima della sua consegna alla famiglia. Sia sulla vittima che sul ferito sarà applicato il protocollo del prelievo ematico per l’alcool test mentre la magistratura probabilmente predisporrà una perizia sui telefoni cellulari dei due automobilisti. Ai carabinieri resterà il compito di ricostruire la dinamica per dare una spiegazione a quell’assurdo e doloroso epilogo di una vita spezzata e un’altra distrutta.
Nazareno Dinoi su Quotidiano di Taranto
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