Aggrediti con cinghie e tirapugni, davanti a dei bambini, mentre tornavano a casa dopo aver preso parte a un corteo antirazzista. Lo denunciano cinque persone che avevano partecipato alla manifestazione “mai con Salvini“, organizzata a Bari nella serata di venerdì 21 settembre. L’episodio nel quartiere Libertà, nelle vicinanze della sede di Casapound. In due sono rimasti feriti: uno è Antonio Perillo, assistente dell’europarlamentare Eleonora Forenza della lista Tsipras, che è stato ferito alla testa ed è stato medicato con nove punti di sutura alla clinica Mater Dei; l’altro è Claudio Riccio, di Sinistra Italiana, già candidato alle politiche di marzo, che è stato portato al Policlinico. Una trentina di militanti di Casapound sono stati identificati in Questura: almeno cinque di loro avrebbero preso parte attivamente all’aggressione armati con mazze e cinghie.
“Quando la manifestazione è giunta in piazza del Redentore, mentre ancora erano in atto il concerto e la cena sociale, alcuni manifestanti che si erano allontanati alla spicciolata sono stati aggrediti da un gruppo di 20 fascisti con mazze e cinghie. I fascisti venivano dalla sede di Casapound in via Eritrea, già presidiata dalla polizia dalle quattro del pomeriggio, e che pure si è lasciata “sfuggire” un aggressione fascista di questa gravità, proprio al termine della manifestazione, quando i primi partecipanti cominciano a tornare a casa”, si legge sulla pagina Facebook di Mai con Salvini – Bari. “Ancor più grave è stato l’atteggiamento della polizia, che fin dall’inizio sembrava sapesse quello che stava per accadere”, continuano i manifestanti. “Quando i primi compagni hanno avuto notizia dell’aggressione e sono sopraggiunti sul luogo dell’accaduto, sono stati circondati da polizia e carabinieri e caricati tre volte”.
Del tutto opposta la versione dei militanti di Casapound: “Dopo le promesse di assalto già preannunciate nel corso della settimana sui vari social network, un gruppo sostenuto di persone che avevano preso parte alla manifestazione, a corteo terminato da tempo ha aggirato i controlli delle forze dell’ordine sbucando nella via dove è ubicata la sede di Casapound Italia Bari, con il chiaro intento di assaltare la sede ed i suoi militanti. Fortunatamente sono stati respinti dai nostri militanti, che presidiavano per evitare vandalismi. Dopo le aggressioni recenti a Lega e Fdi continua il clima violenza di questi impuniti dei centri sociali”.
“Credo che sia inaudita un’aggressione di una squadra fascista in pieno centro a Bari, un fatto che riporta questa città e questo Paese ai tempi più bui. Eravamo in piazza per manifestare contro il razzismo e il fascismo ed è evidente che ce ne sarà ancora bisogno”, dice l’europarlamentare Forenza, che faceva parte del gruppo e si trova alla clinica Mater Dei in visita al suo assistente. Sull’accaduto ci sono versioni contrastanti: i manifestanti riferiscono di essere stati aggrediti, i militanti di Casapound di aver risposto a una provocazione.
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