Primi intoppi per la manifestazione contro il depuratore nelle marine di Manduria in programma il prossimo 16 dicembre. L’assenza di tutto il movimento ambientalista manduriano all’assemblea dell’altra sera, mercoledì 28 novembre, organizzata dal sindaco di Avetrana nella sala consigliare del suo comune, è stato il campanello d’allarme che ha costretto l’amministrazione avetranese a lanciare un appello all’unità. Se n’è fatto carico il vicesindaco Alessandro Scarciglia autore, ieri, di un accorato invito rivolto ad esponenti politici e leader dei comitati e movimenti che in passato si sono battuti per la stessa causa. «Mi rivolgo a tutti gli amici che fin dal primo momento sono stati in prima fila nella lotta contro la costruzione di questo depuratore», si legge nella lettera diffusa attraverso i social e destinata ad una platea di attuali amministratori di Avetrana e ai loro ex colleghi di Manduria, ai partiti politici e ad una decina di persone in particolare che Scarciglia indica con nome e cognome: dall’ex assessore del comune di Manduria, Leonardo Notarnicola, agli ex consiglieri dello stesso comune Sandra Di Cursi, Cosimo Lariccia e Mario D’Oria e ai leader dei vari movimenti ambientalisti e progressisti della città Messapica, di Erchie ed Avetrana come Gregorio Mariggiò dei Verdi, Cecilia De Bartholomaeis e Tullio Mancino dei progressisti, gli ambientalisti storici Francesco Di Lauro e Fulvio Perrone e poi Alfonsina Costantini, Giovanni Coccioli, Fernanda Santo ed altri.
«Mi rivolgo a tutti voi – scrive il vicesindaco – perché oggi non è il momento delle diatribe personali; non si tratta di stare dalla parte di un personaggio o contro quell’altro ma è il momento – aggiunge - per ribadire e dimostrare chi è a favore di quel depuratore pensato in quella assurda maniera e chi, invece, è contrario!». Insistendo sulla necessità di fare squadra, Scarciglia allarga la platea delle popolazioni interessate al problema. «E’ il momento – dice - di stare insieme come sempre e gridare ad alta voce che questo scellerato progetto non lo vogliono le intere popolazioni di Avetrana, Manduria, Erchie, Torre Santa Susanna, Latiano e tanti altri». Invitando a concentrare tutte le forze contro l’unico obiettivo rappresentato da «quattro burocrati che non possono decidere di distruggere l’economia e il territorio di intere comunità», il vicesindaco Scarciglia a conclusione del suo appello si affida al senso di responsabilità di tutti: «il 16 dicembre – conclude - dovremmo e dobbiamo essere tutti presenti alla manifestazione a Manduria perchè quella è la manifestazione di tutti».
Con questa mossa, l’esponente della giunta di Avetrana, tra i più impegnati in tutti questi anni di lotta contro l’ipotesi dell’opera da realizzare in zona Urmo-Specchiarica, cerca di cucire lo strappo sempre più evidente tra le diverse forze in campo a Manduria di cui si è avuto prova nell’assemblea di mercoledì disertata da tutti i comitati ed esponenti delle lotte ambientaliste della città Messapica. Nell’aula consigliare occupata da una quarantina di persone, i manduriani seduti al tavolo erano Mimmo Breccia del movimento «Manduria Noscia», Giuse Perrone e Arcangelo Durante di Forza Italia e Giuse Coco di «Idea, popolo e libertà». Insufficienti per riproporre la grande manifestazione dei diecimila in Piazza Garibaldi del 7 marzo del 2017 quando Manduria fu presa d’assalto dal popolo del «No allo scarico, Sì al depuratore». I promotori di questa nuova prova di forza del 16 dicembre sanno bene che non sarà facile replicare l’evento e che per farsi sentire a Bari forse non basterà neanche questo. Se poi a quell’appuntamento si arriverà divisi, così come sembra, allora non resterà che rassegnarsi e sperare in altri miracoli. N.Dinoi
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