Caro Presidente Michele Emiliano, lo sappiamo che se il depuratore è vicino al mare il corpo recettore è il mare. Ma perché sia stato deciso di mettere il depuratore di Sava, con la scusa di unificare con Manduria, vicino al più bel mare del Salento, in più attaccato ad Avetrana... beh questo è l’inconfessabile peccato originale, commesso da Niki Vendola. Il perché di quella scelta lei lo conosce, quanto e più di noi. Inutile ora spostare il dibattito su dove andranno i reflui: lei poteva spostare il sito, alla faccia degli accordi politici, degli appalti assegnati a Putignano, dei portatori d’acqua con le orecchie ognuno dei quali facilmente collegabile ai vari soggetti in gioco, e agli accordi inconfessabili che a detta di chiunque, ci sono stati, eccome se ci sono stati.
Adesso siamo al delirio, anche solo ipotizzare uno scarico emergenziale tra la Palude del Conte e Punta Prosciutto, la più bella spiaggia dell’Italia peninsulare... fa capire il livello di improvvisazione. Avete deciso di forzare la mano sul sito, e adesso siete disperatamente alla ricerca di un posto dove sversare. Avanti così, adesso vi tirerete dietro anche l’opposizione di tutta la provincia di Lecce. Dovevate pensarci prima. Un consiglio: chiudete il cantiere (come se fosse la prima opera lasciata a metà piantateci un bel bosco, e per il depuratore di Sava cercate un sito lontano dal mare. Putignano vincerà anche quella gara, probabilmente: nel settore della depurazione sono i piu’ forti, sicuramente la Regione potrà accordarsi per risarcirli nei termini di legge. Saluti. Nino Filotico
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