Il punto di forza sicuramente positivo del nuovo depuratore consortile di Manduria e Sava, è il riuso dei reflui depurati in agricoltura e, in minima parte (insignificante rispetto ai grossi numeri), per impieghi civili come lavaggio strade e antincendio. La domanda a questo punto è: qual è il reale fabbisogno idrico del comparto agricolo servito dal Consorzio Arneo? Cioè, se il depuratore produce (dati Aqp), 300mila metri cubi di reflui al mese, quanti se ne consumeranno per l’agricoltura? La risposta è contenuta nel progetto di fattibilità tecnica per il riutilizzo dei reflui trattati e relativi scarichi che la Regione Puglia dovrà validare. Tra i tanti allegati di questi progetto, c’è la tabella sui fabbisogni irrigui che l’Arneo ha trasmesso ad Aqp. Dove si scopre che la richiesta idrica più alta di tutti gli insediamenti produttivi agricoli serviti dalla sua rete, si registra a giugno e luglio con un consumo, mensile, di 657.969 metri cubi di acqua. Via via meno negli altri mesi con 477mila ad agosto, 383mila a settembre, 206mila a maggio, 193mila ad aprile e 135mila metri cubi a marzo. Nei mesi di gennaio, febbraio, ottobre, novembre e dicembre, il fabbisogno è zero. Vale a dire che in questi cinque mesi dell’anno la quasi totalità dei reflui depurati (all’incirca un milione e mezzo di metri cubi), saranno sversati in mare attraverso il bacino di Torre Colimena.
Se saranno reflui depurati sarà uno spreco, se non lo saranno, sarà danno ambientale.
C’è da dire, inoltre, che l’impiego irriguo dei reflui sarà vincolato alla buona qualità dell’acqua depurata perché Arneo non si sognerebbe mai di distribuire attraverso la sua rete acqua non adeguatamente depurata o contenente elementi chimici dannosi o incompatibili con le colture.
Occorre dire, in proposito, che in caso di guasto degli impianti a monte o di malfunzionamento dei sistemi di depurazione, tutti i liquami non depurati confluiranno nella valvola di sfogo del bacino di Torre Colimena e, attraverso i suoi canali, direttamente nel mare dell’omonimo porticciolo naturale.
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