La rete internet regala ai manduriani due bellissime foto storiche che risalgono agli anni Trenta del secolo scorso e riguardano la costruzione della chiesa di Sant’Antonio. Si tratta di fotografie bellissime scattate dal maestro scalpellino Camillo Bagorda (è stato lui a realizzare il monumento ai caduti di piazza Vittorio Emanuele, l’altare della chiesa madre, il cinema Ideal ed altro); fasanese di nascita, si trasferì a Manduria dove è morto nel 1983.
La particolarità di queste foto che sono autografate e datate dallo stesso maestro Bagorda, è che un certo “Ignazio” (probabilmente un caposquadra) le utilizzava per raccontare aneddoti riferiti a quella costruzione. Nella foto della parte laterale della costruenda chiesa, il maestro ricorda un infortunio sul lavoro in cui rimase vittima suo fratello. Si legge: «Questa fotografia mi ricorda la caduta di mio fratello Pino saltellando sul vuoto della prima finestra del campanile proprio all’altezza dove si nota l’asse per il ponte, spaccandosi il labbro superiore e facendosi un buco sulla fronte. Data 1935-1938».
Dietro la foto del rosone, il maestro scalpellino ricorda un problema avuto con una guglia. «Questa fotografia mi ricorda un bel colpo di testa con un compasso di ferro lungo circa 50 cm perché avevo sbagliato a fare il cappello di una guglia».
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