Una storia di ordinaria mala amministrazione pubblica viene raccontata dai residenti di via Senatore Giacomo Lacaita e Vico I Omodei. Entrambe nel centro storico di Manduria, da un anno, finalmente, le due strade sono state servite di acqua e fogna ma chi ci abita non può usufruirne perché il Comune di Manduria non ha ancora pagato all’Acquedotto pugliese gli oneri essenziali per il collaudo. Poche centinaia di euro per ogni strada che bloccano i servizi primari, acqua e fogna, a decine di famiglie.
Quindi: il comune finanzia i lavori di scavo e interramento dei tronchi di acqua e fogna, paga la ditta incaricata della pavimentazione (diverse centinaia di migliaia di euro), ma si «dimentica» di chiudere la partita nonostante l’Aqp abbia già presentato il conto di qualche centinaio di euro già ad aprile del 2018. Un anno fa, appunto.
La protesta dei residenti, dopo mesi di inutile attesa, è arrivata al culmine così hanno deciso di rendere pubblico l’assurdo caso attraverso La Voce di Manduria. «Inutile dirle – ci scrivono in una lettera - che più volte ci siamo rivolti agli uffici comunali e, da ultimo, si è provveduto anche all’invio di una intimazione/messa in mora tramite Pec senza, però, ricevere alcuna risposta». Risultato? «Le abitazioni del nostro bellissimo centro storico restano abbandonate in attesa di una ristrutturazione che potrebbe essere intrapresa e/o terminata solo dopo la certezza di un allaccio a tali servizi essenziali e, ancor peggio, famiglie che continuano a doversi “arrangiare” in attesa che il palazzo rivolga il suo sguardo benevolo a noi poveri cittadini». Con il rischio, hanno fatto sapere i funzionari di Aqp ai residenti, che la pratica venga chiusa e che la stessa debba essere ripresa nuovamente sin dall’inizio con costi più elevati.
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