Raccolta fondi | © La Voce di ManduriaL’avvocato ambientalista manduriano Francesco Di Lauro ha avviato una raccolta fondi online per finanziare procedure legali che blocchino il costruendo depuratore consortile Manduria Sava previsto sulla costa di Specchiarica-Urmo. «I fondi raccolti – si legge nell’appello a contribuire -serviranno per iniziative giudiziarie urgenti, in sede penale e civile, ma particolarmente innanzi al Tar (dove già pende un ricorso inoltrato due anni fa), per contrastare il tentativo di iniziare i lavori senza indicare alcuno scarico finale delle acque reflue». L’avvocato Di Lauro che rappresenta il Wwf nel processo «Ambiente svenduto» contro l’inquinamento dell’Ilva, spiega così le ragioni dell’opposizione all’opera. «Le popolazioni ed i comitati che si oppongono al progetto – dice - hanno di fronte il muro di gomma delle istituzioni regionali, dei partiti che compongono il consiglio regionale, del committente Acquedotto Pugliese, tutti coalizzati e sordi a qualsiasi proposta di localizzare l’impianto lontano dalla costa, salvando aree naturali, paesaggi, turismo ed uno dei mari più belli d’Italia».
Per l’ambientalista bisogna scongiurare il «progetto che prevede comunque lo scarico dei reflui a mare, in emergenza o meno». Dopo aver cambiato spesso i progetti, ma mai il sito, fa notare Di Lauro, il 15 aprile inizieranno i lavori del solo corpo centrale del depuratore «senza che vi sia alcuna previsione o indicazione del recapito finale di circa 10.000 metri cubi di reflui al giorno – ricorda Di Lauro - e nonostante le proteste, i sit-in, le petizioni di decine di migliaia di persone scese più volte in piazza per far sentire la propria voce e chiedere soluzioni alternative che pur esistono».
La somma prevista per la raccolta è di cinquemila euro. Per dare il proprio contributo bisogna andare su Facebook e cercare il profilo personale di Francesco Di Lauro dove si trovano le indicazioni necessarie.
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1 commento
Cosimo De Nitto
sab 23 marzo 2019 07:46 rispondi a Cosimo De NittoDa sottoscrivere senz'altro per il bene del nostro mare, delle nostre coste, delle nostre bellezze paesaggistiche e naturalistiche. Anche della nostra economia e del turismo.