I manduriani possono capacitarsi: l’appuntamento più atteso da 279 anni non ci sarà neanche quest’anno. La Fiera Pessima salterà anche quest’anno come è saltata l’anno prima. Due anni di clamorosi errori, burocratici e politici, che cadono in un periodo tra i più negativi che la storia della città Messapica ricordi. L’ultimo fallimento, quello dell’edizione 2019, è stato deciso ieri nel corso di una riunione tra amministrazione comunale e associazioni di categoria. Una riunione su un argomento così di pubblico interesse, strano a dirsi, che si è tenuta a porte chiuse, anche per la stampa.
Si sono riuniti ieri mattina esponenti delle associazioni Confcommercio, Confesercenti, Confagricoltura, Cna, Proloco, con il commissario straordinario, Luigi Scipioni, per discutere se fare o meno la fiera quest’anno e in che misura. A tal proposito, il commissario Scipioni ha voluto chiudere le porte ed ha intimato ai rappresentanti della stampa di accomodarsi fuori, in attesa di notizie che sarebbero state date in seguito attraverso un apposito comunicato che pubblichiamo a parte. Insomma, un argomento così “segreto” da trattarlo a porte chiuse ma, come si dice, ognuno ha il suo modo di vedere le cose e questa amministrazione ci sta dando prova di ermeticità nella gestione della cosa pubblica.
Niente Fiera. Le associazioni convocate hanno respinto l’ipotesi di una “piccola Fiera” da fare senza coperture e all’aperto come un mercato. Bocciata anche un’altra proposta di farla al chiuso, in forma ridotta, nei locali e nel cortile dello stabile “Bollenti Spiriti” di Uggiano Montefusco con convegni da ospitare nella sala del Consorzio di tutela del Primitivo di Manduria. Meglio non farla che farla ridotta e rattoppata, si è detto. Le stesse associazioni si sono però dette disponibili a far parte di un tavolo tecnico permanente che dovrà lavorare sin da subito per una Fiera Pessima del 2020 di qualità superiore. Come e con quali caratteristiche lo spiegheranno tutti, associazioni e Comune,nel corso di tre convegni che si terranno nei giorni 10, 11 e 12 marzo. A finanziare gli eventi che saranno ospitati nei due poli museali di Manduria, per ora sarà solo il comune che metterà a disposizione circa 15.000 euro.
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