Nessuna delle dodici imprese del settore merceologico “Progettazione e allestimento fiere e mostre”, iscritte alla Centrale Unica di committenza dell’Unione dei Comuni “Montedoro” ha presentato l’offerta per la gestione e organizzazione della prossima edizione della Fiera Pessima. Ora la commissione straordinaria del Comune di Manduria valuterà il da farsi. Impossibile tecnicamente rifare la stessa procedura, si ignora al momento quale possa essere una soluzione al problema che porterà per il secondo anno consecutivo alla soppressione di un evento fieristico che dura da secoli.
Le alternative possibili, si ripete, complicatissime, sono quelle di una procedura di gara a trattativa privata stravolgendo però il capitolato con la riduzione delle dimensioni. La stessa cosa fu fatta con l’amministrazione del sindaco Paolo Tommasino quando per altri “incidenti di gara” saltò quella ufficiale la si affidò con una procedura rapida. Un’altra ipotesi sarebbe quella di spostare la data e farla a fine marzo o inizi di aprile ma in tal caso con l’incognita degli espositori che potrebbero avere già impegnato il calendario con altre tappe preordinate. Silenzio dalle associazioni datoriali e di categoria della città che sinora hanno solo goduto della vetrina offerta gratuitamente se non con qualche vantaggio dal comune.
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