Per una curiosa coincidenza, proprio ieri mattina sulla bacheca digitale dell’albo pretorio del Comune di Manduria, è apparso un atto riguardante la società «Bevagna Srl» di Giovanni D’Alessandro, amministratore e Antonio Gaglione socio. Il documento pubblico in questione, è un «provvedimento unico autorizzativo per i lavori di ristrutturazione» dell’albergo in disuso, l’ex Rivamare di San Pietro in Bevagna, marina manduriana, situato proprio a ridosso dello stabilimento balneare danneggiato dalle fiamme della scorsa notte. L’autorizzazione rilasciata dal Settore attività produttive, ufficio commercio e polizia amministrativa della città Messapica, interessa una porzione del fabbricato (blocco uno e due) ed è relativa ad un parziale cambio di destinazione d’uso, da civile abitazione ad albergo e all’adeguamento dell’impianto trattamento reflui con miglioramento funzionale dell’intero insediamento ricettivo.
Affacciato sul mare e ad un largo arenile di sabbia finissima dall’anno scorso occupato dallo stabilimento balneare «Dolcevita Beach», l’ex hotel Rivamare è stato realizzato e inaugurato agli inizi degli anni Sessanta dalla famiglia di costruttori manduriani, De Fazio, i quali per un ventennio lo hanno gestito facendolo diventare un punto di riferimento non solo alberghiero ma anche del settore delle cerimonie e ristorazione. Lo scarso adeguamento con gli standard di qualità richiesti dal mercato e una congiuntura economica e gestionale sfavorevoli, hanno poi fatto sfiorire il prestigioso albergo che ha vissuto un inarrestabile declino. Recentemente la svolta: la fatiscente struttura è stata acquisita dalla società del cardiologo Gaglione nei cui piani, oltre all’investimento del lido, c’è la rinascita dello storico albergo con affaccio sul mare.
N.Din.
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