Sabato, 20 Aprile 2024

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Descrivi un semplice momento o l’intera serata o quello che ricordi di un Natale rimasto impresso nella mente.

Raccontaci i tuoi Natali belli e noi li pubblicheremo

Copertina Copertina | © La Voce di Manduria

IN CONTINUO AGGIORNAMENTO - Racconta i tuoi natali più belli. Descrivi un semplice momento o l’intera serata o quello che ricordi. Breve o lungo che sia, mandaci il racconto di un Natale rimasto impresso nella mente. Scrivilo come ti viene e inviaci il tuo Natale a [email protected] oppure sulla nostra pagina Facebook. Sarà tutto pubblicato qui.

I bei Natali erano un sogno di Ada Dinoi
I miei ricordi dei Natali erano molto belli perché li passavo con i nonni, zia, genitori, sorelle e fratelli. Ho detto “erano” perché dopo quasi cinquant’anni ho scoperto che era tutta una mia immaginazione. Sognare tutto quello che avrei voluto che fosse, un mio desiderio che era e lo è ancora adesso.

La processione con mia madre in testa per deporre il bambinello di Maria Pia
Il più bel ricordo dei miei natali è la processione che si faceva nella casa dei miei nonni per depositare il bambinello nel presepe. La sera del 24 dicembre con chi si trovava in casa all'ultim'ora, si allestiva questa piccola processione con a capo mia madre con la candela accesa, a seguire il più piccolo membro della famiglia con in mano il bambinello e con la calda raccomandazione di non farlo cadere a terra perchè essendo di terracotta si sarebbe rotto. Seguivano tutti i membri della famiglia e quanti si trovavano in quel momento in casa. Questo testimone è passato anche alle mie figlie finchè sono state piccole. Teneri ricordi e amarezza nel constatare che anche queste piccole cose univano le famiglie


I rami di pino per il presepe e la carta velina delle stelle di Antonella Matricardi S
to pensando ai Natali passati, ai camini accesi, ai grandi alberi di Natale, che sembravano brillare di più con le risate dei bambini, i grandi Presepi ogni anno ripetuti da chi frequentava abitualmente la grande casa, curandone il giardino, ma curando con gioia una famiglia, dato he lui ancora non se ne era fatta una tutta sua. I bambini si divertivano a chiedergli l'età e lui ogni volta rispondeva: “gli anni di Cristo”. Ma sempre 33 anni hai? “Ed ora bambini arrivano i re Magi e cosa portavano in dono al Bambinello?” Diccelo tu. “Portavano oro Vincenzo e Birra”. Le risate risuonavano per tutta la casa, a tante risate arrivavano le altre due amiche della casa e giù a ridere anche loro. In quel momento arrivava la decisione che oltre alla cometa ci voleva anche una bella luna piena e lui, bravissimo, in pochi minuti la ritagliava nel cartoncino e con la carta velina la attaccava sul cielo stellato. Dietro ci sistemava la luce rossa che illuminava tutte le casette. Insieme andavamo a raccogliere il muschio, qualche ramo tagliato dai grandi pini del giardino ed ecco il suo capolavoro era perfetto, mancava solo Gesù Bambino, ma lui sarebbe nato la notte di Natale. E qui la famiglia intera veniva invitata (forse obbligata) a fare la processione: il bambino più piccolo portava il Bambino, e tutti dietro in fila indiana cantando “Tu scendi dalle stelle” e attraversavano tutte le stanze, compresi i bagni, con le candeline accese. Doveva essere molto ordinato ma era impossibile, i bambini indisciplinati ridevano, poi ridevano tutti, mentre il più piccolo responsabile di Gesù bambino si staccava dalla processione e se ne andava; il padre ce la metteva tutta a sistemare di nuovo l'allegra combriccola, ma persino la mamma se la rideva piegata in due dal ridere. Finalmente, recuperato Gesù Bambino, si finiva vicini al grande presepe illuminato dalla stella e dalla rossa luna. Gesù bambino veniva posto nella mangiatoia poi, ultima fatica del padre, tutti in ginocchio a recitare le preghiere. Un po' di di confusione, la combriccola già stanca. Ecco il miracolo si compiva: si passava nella stanza col grande albero, tanti piccoli pacchettini contribuivano a renderlo più bello. Era il momento della festa, arrivavano i cugini, gli zii, gli amici, tutti insieme ad aprire i pacchetti. Ce n'erano per tutti, piccoli ma carini i regalini rendevano tutti soddisfatti, poi cenavano tutti insieme, dopo di che si sparavano i fuochi, ma una delle bimbette finiva terrorizzata sotto al letto, non si divertiva molto. Bel Natale vero? Pronti tutti ad aspettare la Befana, lei sì che ci faceva emozionare davvero. Ma questa storia arriva dopo.


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