Il giudice del lavoro del Tribunale di Taranto, Annamaria Lastella, ha condannato il comune di Manduria nella causa intentata da un ex vigile urbano per il riconoscimento delle mansioni superiore svolte quando era in servizio nel periodo dal primo gennaio 2007 a tutto il 30 dicembre 2012. Il dipendente pubblico, ora in pensione, è stato difeso dall’avvocato Antonio Pompigna.
Il giudice ha condannato il comune al pagamento, in favore dell’ex vigile, delle differenze retributive consequenziali al superiore livello di inquadramento, oltre al danno da svalutazione monetaria ed interessi legali.
Il comune è stato inoltre condannato a pagare le spese legali a favore della difesa del ricorrente quantificate in 2.800 euro oltre tutti gli oneri e spese. La somma da riconoscere all’ex vigile, invece, sarà calcolata in seguito in base alle tabelle contrattuali relative alle mansioni superiori svolte riconducibili alla posizione economica D1. Alla luce di questa sentenza, l’amministrazione comunale dovrà sanare intanto l’esborso imprevisto attraverso una delibera di riconoscimento di un debito fuori bilancio e contestualmente trasmettere tutto alla Corte dei Conti che potrebbe (o dovrebbe) rivalersi nei confronti di chi ha permesso (dirigente o amministratore) che il lavoratore venisse utilizzato per svolgere funzioni diversa da quelle del suo inquadramento.
N.D.
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