Se fosse vero a Manduria sarebbe vissuto l’essere umano più longevo della storia nato nel 1801 e morto nel 1956 alla straordinaria età di 155 anni. Nell’anno della sua nascita, giusto per rendere l’idea del tempo trascorso, fu assassinato lo zar Paolo I e Alessandro I divenne zar di Russia, Napoleone firmò il concordato con lo stato pontificio, Thomas Jefferson diventò presidente degli Stati Uniti, il terzo della storia Usa (l’attuale Donald Trump è il 45esimo) e così via.
La testimonianza di questo “fenomeno della natura”, frutto ovviamente di un singolare refuso di incisione sul marmo, è ancora visibile nel cimitero di Manduria dove c’è ancora la stele funeraria che racchiude l’ossario del manduriano con nome e cognome, portafiori, foto e lampada votiva, anno di nascita e di morte bene incisa (*1801 +1956) e la dedica “La moglie pose”. Ma mai si accorse, evidentemente, dell’incredibile errore anagrafico commesso dall’incisore dell’epoca.
N.Din.
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2 commenti
Carlo
lun 3 dicembre 2018 09:40 rispondi a CarloQuando è stato inaugurato il cimitero di Manduria?
Joe
ven 30 novembre 2018 06:35 rispondi a Joe....anche peggio sarebbe il contrario..... ;-)